A San Martino nasce la filiera del recupero: biodiversità, educazione ambientale e lotta allo spreco alimentare


In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, l’antica Abbazia di San Martino delle Scale oggi ha ospitato l’incontro “Biodiversità e spreco alimentare: custodire il Pianeta, valorizzare il cibo”, promosso dalla Fondazione G.B. Dusmet, in collaborazione con la Pontificia Università Gregoriana, il Dipartimento delle Attività Produttive e il Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana. 

Un evento che ha intrecciato riflessione spirituale, azione educativa e progettualità concreta, dando vita a un vero e proprio laboratorio di futuro.

Protagonisti della giornata sono stati anche gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado – San Martino delle Scale, la cui presenza ha rappresentato un momento particolarmente sentito. Le classi 1G e 2G della scuola media e la 3A della scuola primaria hanno consegnato ai promotori dell’iniziativa una “Lettera per il Futuro”, un gesto simbolico di impegno e speranza, con cui i bambini hanno voluto affermare che la biodiversità si protegge ogni giorno, anche con piccole azioni quotidiane e attraverso l’educazione. 

A tutti loro, come agli altri partecipanti, sono stati donati esemplari di piante da interrare, per dare radici concrete ai valori condivisi durante l’incontro.

Il complesso benedettino che ha ospitato l’iniziativa è stato molto più che una semplice cornice: è stato testimone di un messaggio forte e chiaro, radicato nella Regola di San Benedetto e rinnovato dagli insegnamenti del Magistero, in particolare con l’enciclica “Laudato Sì” e il più recente documento “Laudate Deum”. Il messaggio del Santo Padre Leone XIV – già cardinale Prévost – è risuonato forte: serve passare dalle parole ai fatti, instaurando un rapporto di reciprocità con la natura.

Ad aprire la giornata è stato l’abate P.D. Vittorio Rizzone, che ha sottolineato il legame profondo tra vita interiore, custodia del creato e giustizia sociale. 

Il Corpo Forestale della Regione Siciliana ha poi illustrato le azioni concrete messe in atto a tutela della biodiversità, mostrando ai più piccoli esemplari imbalsamati della fauna locale e stimolando in loro curiosità e consapevolezza. 

Un contributo prezioso è arrivato anche dalla dirigente scolastica Patrizia Roccamatisi, che ha raccontato come la scuola possa diventare un laboratorio di cittadinanza ecologica.

Sul fronte istituzionale e tecnico, l’intervento dell’ing. Alberto Pulizzi, dirigente generale del Dipartimento dello sviluppo rurale della Regione Siciliana, ha permesso di delineare strategie legate alla sostenibilità rurale e alla produzione responsabile.

Momento centrale della giornata è stato l’avvio del Tavolo Tecnico per la nascita della “Filiera del Recupero”, alla presenza del dott. Dario Cartabellotta, dirigente generale del Dipartimento delle Attività produttive e dei rappresentanti delle imprese. 

Il tavolo, coordinato dalla dott.ssa Claudia Lentini, presidente del Comitato Scientifico della Scuola di Formazione della Fondazione Dusmet, punta a costruire una rete integrata per il recupero delle eccedenze alimentari, valorizzando il riuso e la solidarietà.

Tra gli obiettivi operativi emersi:

la predisposizione di un protocollo d’intesa tra imprese, istituzioni e terzo settore; l’avvio di azioni pilota per testare buone pratiche di recupero; la mappatura delle imprese disposte a contribuire alla rete solidale; l’introduzione di incentivi nei bandi pubblici per le realtà virtuose; la promozione di strumenti digitali per facilitare logistica e ridistribuzione.

La giornata si è chiusa con un messaggio chiaro: “Sprecare non conviene a nessuno, recuperare è un bene per tutti”. La biodiversità non è solo una questione scientifica, ma un atto di giustizia e fraternità. 

La scuola, la fede, l’impresa e l’istituzione hanno mostrato di poter camminare insieme in un’alleanza generativa. Nel solco di “Laudato Sì” e “Laudate Deum”, San Martino delle Scale si conferma non solo custode di un’antica spiritualità, ma fucina di futuro e speranza, dove educazione e azione si intrecciano per il bene comune.

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