Acutis e Frassati: due giovani santi per il nostro tempo


Un fiume umano ha invaso piazza San Pietro per un evento che resterà nella storia: la prima canonizzazione celebrata da Papa Leone XIV, che ha elevato agli onori degli altari due giovani italiani, Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis. Due figure diverse per epoca e contesto, ma unite da una stessa testimonianza: vivere la fede con gioia, concretezza e amore verso i più fragili.

Due giovani santi per il nostro tempo

Papa Leone XIV, visibilmente emozionato, ha rivolto ai presenti un messaggio che sembra cucito sulla vita di questi due nuovi santi:

«I santi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis sono un invito rivolto a tutti noi, soprattutto ai giovani, a non sciupare la vita, ma a orientarla verso l’alto e a farne un capolavoro».

L’eco delle sue parole ha attraversato i cuori degli oltre 80mila fedeli presenti, dalle famiglie agli scout, dai ragazzi delle parrocchie italiane ai pellegrini giunti da ogni parte del mondo.

Pier Giorgio Frassati, il “santo dei poveri”

Torinese, figlio dell’alta borghesia, nel primo Novecento percorreva le strade con un carretto carico di viveri per i bisognosi. Malato di poliomielite fulminante, morì a soli 24 anni lasciando un ricordo indelebile per la sua generosità instancabile.

Carlo Acutis, l’influencer di Dio

Il giovane milanese, morto a 15 anni nel 2006 per una leucemia fulminante, ha testimoniato che la santità è possibile anche nella vita ordinaria. Con felpa e sneakers, era capace di parlare ai suoi coetanei attraverso internet e siti web dedicati all’Eucaristia, al punto da essere chiamato “l’influencer di Dio”.

I miracoli attribuiti ai nuovi santi

La canonizzazione è stata possibile grazie a due guarigioni ritenute inspiegabili dalla scienza:

Per Carlo Acutis, il recupero completo di una studentessa costaricana di 21 anni che aveva subito un trauma cranico irreversibile. La madre, devota del giovane beato, si era recata ad Assisi per pregare sulla sua tomba: da lì iniziò il lento, sorprendente miglioramento della ragazza.

Per Pier Giorgio Frassati, la guarigione di Juan Manuel Gutierrez, un seminarista statunitense che nel 2018 aveva subito la rottura totale del tendine di Achille. Dopo preghiere incessanti rivolte al beato torinese, tornò inspiegabilmente a camminare senza esiti permanenti.

Un segno di speranza per i giovani e per la Chiesa

La canonizzazione di Frassati e Acutis va oltre la celebrazione liturgica: è un segno per l’intera società. In un tempo che spesso descrive la gioventù come smarrita e priva di ideali, questi due santi mostrano la concretezza della fede vissuta nella quotidianità. Sono i primi santi proclamati da Papa Leone XIV, non è solo un evento storico per la Chiesa, ma un messaggio che parla a credenti e non credenti: la santità non è un privilegio per pochi, ma una chiamata universale che passa dall’amore verso Dio e verso i fratelli. Due giovani esempi che, pur vissuti in epoche diverse, diventano oggi fari di speranza per le nuove generazioni e per un mondo che ha sete di autenticità.

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