Tra i protagonisti del Premio Dusmet – Life Science | Innovazione Sociale, in programma il 29 ottobre alla Fiera del Mediterraneo di Palermo (Pad. 20), nell’ambito di Expomedicina 2025, c’è anche il progetto COPERNICO Surveillance & Prevention realizzato da P.R.I.S.M.E.D., società Benefit attiva nel campo dell’innovazione tecnologica dei servizi sociosanitari.
Il progetto nasce proprio da qui: dall’esigenza di coniugare tecnologia, etica e visione sociale per rispondere a una domanda semplice ma cruciale: come garantire a ogni paziente un’assistenza equa, standardizzata e dignitosa?
“La nostra idea nasce nel 2020, durante la pandemia” racconta Nicolò D’Amico, Founder e CEO di Prismed, uno dei fondatori del progetto. “Ci siamo posti la stessa domanda che si ponevano la Protezione civile, l’Istituto Superiore della Sanità e il Ministero della Salute: come si può garantire un’assistenza equa e standardizzata a tutti i pazienti, in tutti i posti letto del Paese, con l’obiettivo di prevenire le persone incrociate all’assistenza?”
Da questa riflessione è nata Copernico, una piattaforma che ha portato in corsia una relazione “uomo, macchina, paziente” nuova, fondata sulla collaborazione tra competenza umana e precisione tecnologica.
“Abbiamo portato questo progetto in ambiente reale nel 2023 – spiega D’Amico – “e abbiamo raggiunto ottimi risultati, certificando quello che oggi è uno standard più alto di riferimento in Sicilia, che si chiama Copernico”.
Alla base di Copernico c’è un principio etico che D’Amico definisce con chiarezza: “Il nostro valore etico si basa sul restituire dignità a tutti i pazienti. Oggi, purtroppo, all’interno delle strutture ospedaliere non abbiamo abbastanza personale da poter garantire un alto livello di assistenza”.
La mancanza di risorse comporta conseguenze anche sul piano clinico e umano: “Non siamo in grado di reperire dati semplici, come quelli sul corpo del paziente, sulle lesioni o sulle ferite chirurgiche. Questo genera tensioni nei reparti e spesso prolunga le degenze oltre il tempo dovuto”.
È qui che la robotica collaborativa interviene come supporto concreto: “Con l’utilizzo della robotica riusciamo a potenziare gli operatori socio-sanitari, a personalizzarli, ad avere un impatto positivo su tutte le famiglie dal punto di vista sociale. Creiamo fiducia all’interno del sistema sanitario nazionale e, dal punto di vista etico, facciamo in modo che nessuno venga dimenticato”.
COPERNICO S&P trasforma linee guida e protocolli clinici in procedure eseguibili, misurabili e certificate.
Attraverso l’integrazione di intelligenza artificiale, robot collaborativi, smart glass in realtà aumentata, Digital Twin e blockchain, la piattaforma permette di garantire un’igiene e una prevenzione standardizzate, anche in contesti di carenza di personale.
L’impatto di COPERNICO è già tangibile, con risultati che parlano chiaro: la degenza media dei pazienti si è ridotta del 46%, le giornate di utilizzo di antibiotici sono diminuite del 42% e ogni intervento è tracciato e certificato al 100% grazie alla tecnologia blockchain. A oggi, sono già stati eseguiti oltre 7.000 trattamenti in reparti ospedalieri reali, dimostrando l’efficacia del sistema sul campo.
Le sperimentazioni sono già operative in reparti di eccellenza come l’ISMETT di Palermo, il Policlinico Giaccone, l’ARNAS Civico, l’Umberto I di Siracusa e il Policlinico Rodolico di Catania.
“Copernico è una piattaforma che unisce intelligenza artificiale e robotica collaborativa per essere al fianco degli operatori sanitari, medici, infermieri e OSS,” sottolinea D’Amico. “Il nostro obiettivo è quello di supportare i nostri ospedali, partendo dal Sud Italia, per costruire un futuro migliore, ma soprattutto per essere accanto a ogni paziente durante la sua degenza ospedaliera”.
La missione di PRISMED è quella di umanizzare la tecnologia, trasformando l’innovazione in uno strumento di giustizia sanitaria e di equità. Copernico, infatti, non sostituisce l’uomo: lo potenzia, restituendogli tempo, precisione e serenità e riducendo anche l’impatto ambientale grazie a kit monouso compostabili e tracciati RFID, al contenimento degli sprechi e a un uso più razionale delle risorse.
Inoltre, promuove la formazione continua di operatori e infermieri, rafforzando la cultura della cura e l’alleanza tra tecnologia e umanità.
In un tempo in cui la sanità pubblica cerca soluzioni sostenibili e inclusive, l’esperienza di PRISMED dimostra che la robotica può diventare uno strumento di equità e dignità, capace di restituire valore al lavoro di cura e di garantire a ogni paziente ciò che gli spetta: attenzione, rispetto e presenza.