Un’app contro la solitudine e lo spreco alimentare: Invite To candidata al Premio Dusmet


Un ponte tra persone vere, in luoghi veri. È questa l’essenza di “Invite To“, il progetto guidato da Gabriele Patti e tra i candidati del Premio Dusmet – Life Science | Innovazione Sociale, che si terrà il 29 ottobre alla Fiera del Mediterraneo di Palermo (Pad. 20), nell’ambito di Expomedicina 2025.

Si tratta di una piattaforma innovativa contro gli sprechi alimentari, Invite To è una piattaforma digitale con una doppia anima: sociale e solidale. Da un lato, aiuta le persone a incontrarsi, scambiarsi un caffè, un pasto o un’idea di lavoro. Dall’altro, sostiene chi è in difficoltà, garantendo pasti caldi a chi non riesce ad arrivare a fine mese. Il tutto senza compromessi sulla sicurezza: ogni utente, prima di interagire, è identificato digitalmente tramite SPID.

Cos’è e come funziona Invite To

Invite To è una piattaforma digitale con una doppia anima: sociale e solidale. Da un lato, aiuta le persone a incontrarsi, scambiare un caffè, un pasto o un’idea di lavoro. Dall’altro, sostiene chi è in difficoltà, garantendo pasti caldi a chi non riesce ad arrivare a fine mese. Il tutto senza compromessi sulla sicurezza: ogni utente, prima di interagire, è identificato digitalmente tramite SPID.

“Perfetti sconosciuti, ma non troppo”, dice Patti. “È un invito al buio sì, ma con la certezza di avere in rete il documento d’identità e quindi di non avere spiacevoli incontri o cattive frequentazioni”.

L’interfaccia è intuitiva e il cuore pulsante della piattaforma è una chatbot intelligente che facilita gli inviti personalizzati. Colazioni, pranzi, aperitivi, incontri di lavoro: tutto parte da un semplice gesto, l’invito. “L’invito può essere sempre rifiutato e l’invito può essere accettato. È un atto libero, trasparente”, spiega Patti. Un filtro speciale distingue chi cerca un contatto umano da chi ha bisogno di un supporto alimentare. Questo garantisce rispetto, chiarezza e un contesto mirato a seconda delle intenzioni dell’utente.

Una delle innovazioni più potenti di “Invite To” è la sua integrazione con bar, ristoranti e locali. Questi possono offrire pasti in eccedenza, gestire promozioni, ridurre lo spreco alimentare e ottimizzare la logistica in base ai dati di invito e partecipazione raccolti dall’app. Non si tratta, però, solo di una questione commerciale. Il progetto ha un’anima chiara: nessuno deve restare indietro.

“Può capitare che qualche volta non si arrivi a fine mese e quindi si abbia la necessità di un pasto caldo. Questo potrebbe essere fatto attraverso questa piattaforma, registrandosi, collegando appunto situazione di bisogno e la possibilità di invitare, anche a casa propria o in un bar, se si vuole mantenere una certa distanza. Comunque tutto avviene in assoluta sicurezza”.

Invite To ha una visione internazionale e sarà disponibile in più lingue, con l’obiettivo di costruire una comunità globale fondata su tre pilastri:

“L’obiettivo è fare innovazione con un valore etico e sociale. Unire il desiderio di socializzare a quello di fare del bene, con la certezza di sapere con chi si ha a che fare. Così ogni incontro diventa sicuro, tanto online quanto nella vita reale, sottolinea Patti.

Invite To non è solo un’app: è una visione del mondo. Un sistema che usa la tecnologia non per isolarci, ma per unirci. Che affronta con coraggio il tema della solitudine e della povertà, restituendo alle persone la possibilità di sedersi allo stesso tavolo, da sconosciuti, ma non troppo.

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