AbiLink, candidato al Premio Dusmet: tecnologia e inclusione al servizio dei diritti


Nel cuore del progetto AbiLink non c’è solo la tecnologia. C’è l’esperienza vissuta, quotidiana, di chi da oltre un decennio lavora fianco a fianco con le persone con disabilità e con le loro famiglie. È da qui che parte la storia di Angelo Di Nicola e Gabriella Martorana, i fondatori di AbiLink, oggi tra i protagonisti del Premio Dusmet – Life Science | Innovazione Sociale, che si terrà il 29 ottobre alla Fiera del Mediterraneo di Palermo (Pad. 20), nell’ambito di Expomedicina 2025.

“Il nostro progetto nasce ancor prima che da un’idea, da un bisogno – racconta Angelo Di Nicola –. Sia io che la mia co-founder siamo nel mondo della disabilità da più di una dozzina d’anni, e in questo tempo abbiamo visto le difficoltà enormi, che le persone incontrano nel reperire informazioni corrette e orientarsi nella burocrazia”.

Una costante frammentazione di servizi, normative che cambiano da territorio a territorio, scadenze non comunicate, e famiglie lasciate sole. È il ritratto di un sistema di welfare potenzialmente ricco ma dispersivo e disorganico. Una macchina complessa che spesso porta all’esclusione, nonostante i diritti siano garantiti sulla carta.

“Molti, pur avendo diritto a prestazioni e agevolazioni, non ne usufruiscono per mancanza di informazioni – spiega Di Nicola – Altri si sobbarcano spese enormi per accedere a servizi che in realtà sono gratuiti o convenzionati. Questa è la realtà che abbiamo toccato con mano sul campo”.

Un assistente virtuale per orientarsi nel welfare

AbiLink si propone come risposta concreta a questo scenario, un ponte tra le famiglie e i servizi. È una piattaforma digitale intelligente, accessibile via web e app, che integra welfare pubblico, privato e Terzo Settore in un unico ecosistema coordinato.

Il cuore del progetto, in via di sviluppo, è un assistente sociale virtuale basato su intelligenza artificiale, pensato per guidare passo passo l’utente nel “qui e ora”, fornendo orientamento personalizzato, linguaggio semplice, e accesso diretto a informazioni e servizi.

“Abbiamo immaginato una sorta di bussola – spiega Di Nicola – che sappia orientare la persona con disabilità e la sua famiglia in un universo estremamente eterogeneo, dove i servizi spesso aprono e chiudono da un giorno all’altro”.

Come funziona Abilink

Il sistema parte da una profilazione dettagliata dell’utente, utilizzando parametri internazionali come ICD, ICF e WHODAS 2.0 per rilevare non solo le condizioni cliniche, ma anche gli aspetti sociali, educativi e relazionali. Su questa base, l’AI restituisce un ventaglio personalizzato di servizi, bandi, agevolazioni e opportunità attive sul territorio.

Abilink non si limita a informare: crea checklist personalizzate, raccoglie e aggiorna documenti chiave (come 104, ISEE, PAI), invia notifiche sulle scadenze, genera automaticamente una proposta del Progetto di Vita (DM 62/2022) pronta per essere presentata agli uffici competenti.

In un contesto come Palermo, selezionata come città sperimentale ma ancora priva delle Unità di Valutazione Multidisciplinare previste dalla riforma, Abilink prova a colmare un vuoto, accelerando i tempi e restituendo efficacia alle misure previste per legge.

“L’etica è centrale per noi. Non vogliamo lasciare nessuno indietro. Vogliamo garantire che i diritti siano realmente accessibili, non solo scritti nei regolamenti”.

L’inclusione che genera cambiamento

Abilink punta a raggiungere entro tre anni il 10% dell’utenza potenziale nella sola Palermo, con un abbonamento mensile accessibile (4,90 euro) e un modello economico sostenibile basato su tre canali: utenti privati, convenzioni con patronati e collaborazioni con enti pubblici.

Con oltre 110.000 persone in Sicilia in possesso di invalidità o Legge 104, e un trend in crescita, soprattutto tra i minori con diagnosi di autismo, l’impatto atteso è enorme: meno costi per le famiglie, maggiore inclusione per le persone con disabilità, meno inefficienze per le istituzioni.

“Speriamo davvero di riuscire a soddisfare questo bisogno fortissimo che sul territorio esiste da troppo tempo. E con Abilink vogliamo farlo in modo concreto, scientifico, umano e innovativo”.

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