Laura Leonardis: “L’innovazione è ciò che restituisce dignità e opportunità alle persone”


In esclusiva per Dusmet News, la componente della giuria del Premio Dusmet 2025 racconta la missione della Fondazione Heal Italia e il valore dell’impatto sociale nella ricerca.

Nel mondo della scienza e dell’innovazione, la vera rivoluzione non è solo tecnologica: è umana.

Ne è convinta Laura Leonardis, figura di rilievo nel panorama della ricerca e oggi voce del Terzo Settore e delle imprese sociali all’interno della giuria di qualità del Premio Dusmet 2025 “Life Science – Innovazione Sociale”, che sarà assegnato durante Expomedicina a Palermo.

Con la sua esperienza in Fondazione Heal Italia, la dott.ssa Leonardis rappresenta una prospettiva essenziale: quella che guarda alla scienza come strumento di equità, coesione e cura.

«Al centro di ogni nostra attività – racconta – c’è la persona. L’innovazione è reale solo quando riesce a migliorare la vita delle persone e a restituire dignità a chi è rimasto indietro».

Heal Italia: una rete che unisce scienza, impresa e umanità

La Fondazione Heal Italia nasce con una missione chiara: costruire un ponte tra la ricerca scientifica e la vita quotidiana dei cittadini.

Fondata grazie al progetto finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “Health Extended Alliance for Innovative Therapies, Advanced Lab-Research and Integrated Approaches of Precision Medicine”, Heal Italia coordina oggi una rete multidisciplinare di oltre 70 enti tra università, IRCCS, ospedali e imprese private.

«Abbiamo costruito una vera e propria filiera nazionale per la ricerca e l’applicazione della medicina di precisione – spiega Leonardis –. Il nostro obiettivo è innovare i servizi sanitari, unendo la ricerca traslazionale a modelli gestionali capaci di portare in ospedale le scoperte scientifiche, rendendole accessibili a tutti».

Heal Italia impiega 610 ricercatori e sviluppa progetti avanzati in aree cruciali come oncologia, malattie cardiovascolari, metaboliche, rare e neurodegenerative, utilizzando le tecnologie 5.0 più innovative: Intelligenza Artificiale, Big Data Analytics e sistemi di supercalcolo.

«La sfida – aggiunge – è tradurre la complessità dei dati in strumenti che migliorino concretamente la vita delle persone, e lo facciamo nel rispetto di valori irrinunciabili: collaborazione, uguaglianza sociale, inclusione di giovani e donne nella ricerca».

Innovazione e impatto sociale: la bussola del Premio Dusmet

Come componente della giuria di qualità del Premio Dusmet, Laura Leonardis avrà il compito di valutare la capacità dei progetti candidati di unire innovazione tecnologica e impatto sociale reale.

«Quando parliamo di innovazione – precisa – dobbiamo guardare oltre l’aspetto tecnico. Un progetto può essere straordinario da un punto di vista scientifico, ma se non è scalabile, sostenibile nel tempo e capace di incidere sul sistema sociale, rischia di restare sterile. L’innovazione deve essere inclusiva, generativa, capace di creare valore condiviso».

Nella sua visione, l’impatto sociale è la vera misura del successo di un progetto: «Un’idea innovativa è tale solo se riesce a cambiare la vita delle persone, a ridurre le disuguaglianze e a promuovere l’accesso equo ai servizi di qualità. È questo il cuore del Premio Dusmet, che intende riconoscere chi unisce sapere, responsabilità e solidarietà».

Guardare alla Sicilia come laboratorio di futuro

Dal suo osservatorio privilegiato, Leonardis non dimentica le sfide del territorio. «Se guardo all’innovazione dalla Sicilia – afferma – vedo una straordinaria energia che va però accompagnata con strumenti concreti: servono nuovi luoghi dell’innovazione, capaci di far dialogare ricerca, impresa e comunità. Servono politiche integrate, dove ricerca, industria e internazionalizzazione lavorino insieme per creare sviluppo reale».

Ma c’è anche un’esigenza di governare le tecnologie dirompenti, come l’intelligenza artificiale: «L’AI può essere un formidabile strumento di progresso, ma va guidata da principi etici e sociali. La tecnologia deve restare al servizio della persona, mai il contrario».

Il filo rosso del Premio Dusmet: scienza e carità operosa

Il Premio Dusmet 2025 “Life Science – Innovazione Sociale” nasce proprio con questa convinzione: che la vera innovazione sia quella che ascolta, include e cura.

La dott.ssa Leonardis ne è interprete autentica: «Il Premio è un’occasione straordinaria per raccontare e valorizzare chi costruisce un futuro più giusto attraverso la ricerca, la creatività e la responsabilità. In fondo, scienza e carità non sono mondi separati: sono due linguaggi diversi per dire la stessa cosa, che la vita va custodita e condivisa».

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