Scopri chi era San Paolo VI, il Papa del Concilio Vaticano II, guida spirituale della modernità, e perché la Chiesa lo celebra il 29 maggio.
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San Paolo VI, nato Giovanni Battista Montini, è stato il 262° Papa della Chiesa cattolica. Eletto il 21 giugno 1963, il suo pontificato è durato fino al 6 agosto 1978. È stato proclamato santo da Papa Francesco nel 2018.
Il 29 maggio, giorno della sua ordinazione sacerdotale, è diventato la sua memoria liturgica: un simbolo della sua vocazione vissuta con radicale fedeltà.
Papa Paolo VI ha assunto la guida del Concilio Vaticano II dopo la morte di Giovanni XXIII. Molti temevano che il Concilio potesse essere sospeso. Ma Montini lo abbracciò con forza, portandolo a compimento nel 1965.
Paolo VI fu l’artefice silenzioso e tenace di queste trasformazioni, custodendole nella fedeltà alla tradizione.
Paolo VI è stato il primo Papa a viaggiare fuori dall’Europa, aprendo la via alla diplomazia papale globale. Storico il suo discorso del 1965 alle Nazioni Unite: “Mai più la guerra!”
Ha promosso il dialogo con:
Questa attitudine ha reso il suo pontificato un ponte verso il futuro.
Nel 1968 pubblicò l’enciclica Humanae Vitae, in cui riaffermava l’insegnamento della Chiesa sulla procreazione responsabile. Una scelta coraggiosa, che suscitò dibattito, ma mostrò un Papa disposto a portare il peso della verità, anche in solitudine.
Il 29 maggio 1920 Giovanni Battista Montini veniva ordinato sacerdote. Questa data è stata scelta per ricordare la sua vocazione originaria e il cuore del suo ministero: essere pastore.
La sua canonizzazione da parte di Papa Francesco ne ha riconosciuto la santità ordinaria, fatta di sofferenza, discernimento e profonda fedeltà.
San Paolo VI è stato il Papa del dialogo, della riforma, della pazienza. In un tempo di crisi, ha mantenuto saldo il timone della Chiesa. Oggi il suo esempio è guida per affrontare il cambiamento con radici profonde.
In un’epoca di polarizzazioni, la figura di San Paolo VI ci ricorda che la verità e la carità devono camminare insieme. È stato un Papa che ha sofferto, pregato e lavorato perché la Chiesa non perdesse la bussola del Vangelo nel cuore del Novecento.