Norcia rinasce con la Basilica di San Benedetto: la gioia della famiglia benedettina e della Fondazione Dusmet


È una sera mite a Norcia. La vigilia di Tutti i Santi accende la piazza principale di una luce che sa di speranza. Una luce dopo il buoi delle macerie. A nove anni dal terremoto che la distrusse all’80%, la Basilica di San Benedetto è tornata a vivere, restituendo alla città umbra — e all’Europa intera — il cuore pulsante della sua spiritualità.

Nel luogo dove la terra tremò, ora risuonano i canti della fede e della gratitudine.

La cerimonia solenne di dedicazione è stata presieduta da monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, affiancato da sedici vescovi e abati benedettini, dal cardinale Gualtiero Bassetti e dall’Abate Primate della Confederazione Benedettina, Jeremias Schröder.

Le mura della Basilica, unte con il sacro crisma, profumano oggi di resurrezione e memoria.

“Questa sera sentimenti di gioia, soddisfazione e legittimo orgoglio abitano i nostri cuori nell’ammirare la Basilica di San Benedetto restituita al suo splendore”, ha dichiarato monsignor Boccardo. “Ma uno splendido edificio non basta: solo una comunità che vive appassionatamente la ricerca di ciò che è vero, buono e giusto potrà avere il Signore vicino”.

La voce di Leone XIV e la rinascita di una comunità

Nel messaggio inviato a monsignor Boccardo, Papa Leone XIV ha espresso “vivo compiacimento” verso tutti coloro che, con tenacia e amore, hanno reso possibile l’opera.

Il Pontefice ha definito il restauro “segno visibile dell’impegnativo cammino di rinascita religiosa e spirituale” che la comunità di Norcia ha saputo compiere negli anni.

Un riconoscimento che va ben oltre la ricostruzione materiale: questa Basilica è un simbolo dell’Europa che rinasce dallo spirito benedettino, fondato su preghiera, lavoro e comunità.

La Fondazione Dusmet: “Una gioia che ci appartiene”

Tra le voci più entusiaste per la riapertura c’è quella della Fondazione G.B. Dusmet, che si riconosce pienamente nella famiglia benedettina e nel suo carisma millenario.

Per la Fondazione — nata per unire fede, innovazione e servizio al bene comune — la rinascita della Basilica di San Benedetto non è soltanto una notizia da accogliere con emozione, ma un richiamo diretto alla propria identità.

A Norcia, dove la facciata della Basilica rimase miracolosamente in piedi come icona di resistenza, oggi le campane tornano a suonare per l’Italia e per l’Europa.

Da San Martino delle Scale – e di recente al Premio Dusmet 2025 – l’abate Dom Vittorio Rizzone, Presidente della Fondazione Dusmet, ha ricordato in più occasioni che “innovare è un atto d’amore”. E questa ricostruzione ne è la prova concreta: un’innovazione dello spirito, un atto di fede incarnato nella pietra.

La Basilica di San Benedetto è anche un manifesto

Il simbolo del monachesimo in Italia non è solo un luogo sacro restituito alla devozione, ma un manifesto visibile dell’Ora et Labora, del fare che prega e del pregare che costruisce.

Un monito per tutti: la vera rinascita non si misura in metri di mura ricostruite, ma nella forza di una comunità che sa ancora credere insieme.E la spiritualità benedettina — come ricordano Dom Vittorio Rizzone e la Fondazione Dusmet — continua ad essere la radice di un futuro che, anche nell’era della tecnologia, non dimentica che solo l’amore fa nuove tutte le cose.

Dalla stessa categoria